Flai Cgil Vda: “No ai voucher. Si rischia di deregolamentare maggiormente il settore agricolo”

«Credevamo di aver scongiurato il pericolo della reintroduzione dei voucher in agricoltura, ma evidentemente, proprio in un periodo difficile come questo, in cui siamo impegnati in favore dei lavoratori per dare risposte immediate ed efficaci per l’emergenza sanitaria in corso, c’è chi è pronto a trarne le proprie speculazioni e i propri interessi». A parlare è Gabriele Matterana, segretario generale della Flai-Cgil Valle d’Aosta, che commenta la richiesta avanzata in questi giorni dalle organizzazioni datoriali di estendere e liberalizzare l’uso dei voucher in agricoltura. «Autorizzare questa tipologia d’impiego –spiega Matterana -, in una regione come la Valle d’Aosta, significherebbe deregolamentare maggiormente il settore agricolo, eludere il contratto agricolo nazionale, e regionale che ricordo è scaduto da parecchio tempo, ma soprattutto indebolire i lavoratori nei loro diritti, ampliando il ricatto occupazionale. Ciò significherebbe anche cancellare la previdenza, la malattia, gli assegni familiari, l’indennità di disoccupazione, la pensione.Senza dimenticare, poi, che questi voucher celano precarietà e sfruttamento, che sono una deriva al lavoro sicuro e giustamente retribuito".

Questa, dunque, la ferma posizione della Flai-Cgil Valle d’Aosta, che si unisce alle rimostranze dei Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil, Landini, Furlan, Barbagallo e dai Segretari Generali di categoria dell’agroindustria Fai, Flai, Uila, Rota, Mininni, Mantegazza, i quali si sono rivolti, con una lettera, al Presidente del Consiglio Conte e alle Ministre Bellanova e Catalfo per sollecitare un intervento contro l’estensione dei voucher in agricoltura. 

Articolo del 07/04/2020